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Ananas, le proprietà meno conosciute

L’ananas è una specie originaria dell’America centrale: il suo frutto è ricco di carboidrati, in particolare mono e disaccaridi,
oltre ad acidi organici, vitamine del gruppo B, vitamina C e carotenoidi.
Sia il frutto che il fusto contengono inoltre un insieme di enzimi proteolitici tra cui la bromelina, che vanta soprattutto attività antinfiammatoria e anti-edematosa.

L’ananas possiede proprietà antiossidanti – che aiutano l’organismo a difendersi dall’azione dei radicali liberi – e antinfiammatorie.
Queste proprietà apportano benefici negli stati infiammatori, ad esempio in seguito a lesioni muscolari acute che causano dolore e gonfiore
oppure in caso di infiammazioni che interessano i tendini o la mucosa nasale.

Estratti ottenuti dalla buccia dell’ananas hanno invece azione antireumatica utile nel trattamento dell’artrite reumatoide, una malattia che colpisce le articolazioni.
La bromelina contenuta nel gambo e nel frutto dell’ananas ha azione fibrinolitica: questo si traduce in una diminuzione della stasi venosa,
in un’azione drenante e in un aumento della permeabilità dei vasi sanguigni.
Preparazioni a base di bromelina sono impiegate per uso topico per favorire il distacco delle croste in seguito a ferite
e per facilitare la cicatrizzazione della pelle in caso di lesioni.

Altra proprietà meno conosciuta è quella degli estratti ottenuti dalla parte edibile dell’ananas, generalmente usati per indurre il travaglio e per ridurre l’emorragia dopo il parto.
L’ananas, e in particolare la bromelina, sembra infine esercitare un’azione protettiva nei confronti del cancro colon-rettale.

Fonte: cure-naturali.it

La Passiflora e le sue mille proprietà benefiche

La Passiflora è una pianta dai fiori color bianco, azzurro e porpora, coltivata per lo più a scopo decorativo ma che nasconde proprietà benefiche dal punto di vista erboristico.
Uno dei punti a favore di questi rimedi è sicuramente costituito dal fatto di ottenere un’azione rapida.
Questo fiore straordinariamente bello è originario delle Americhe dove è stato usato per secoli per guarire lividi e tagli.
Grazie al fatto di agire sia sul piano fisico che sul piano psicologico, la passiflora si presta a diversi utilizzi.

Possiamo sperimentarne l’efficacia in caso di problemi come:
Ansia e stati di agitazione: la passiflora viene considerata come una vera e propria erba del relax.
Secondo alcuni studi sarebbe capace di ridurre l’ansia in soli 30 minuti anche nei pazienti che stanno per subire un intervento chirurgico.
Il vantaggio rispetto ai farmaci ansiolitici è che la passiflora non presenta nessuno degli effetti collaterali dei medicinali
(sonnolenza, sensazione di stordimento o ridotta funzione muscolare).
• Insonnia: la sua azione calmante sul sistema nervoso garantisce un sonno notturno tranquillo e privo di risvegli.
• Stress e nervosismo
• Tachicardia: alcuni studi dimostrano che un estratto di passiflora può aiutare a ridurre la pressione alta (ipertensione).
Assumere un infuso a base di questo fiore ogni giorno è in grado di regolare i livelli di pressione sanguigna nelle persone con ipertensione lieve.
Depressione
• Intestino irritabile
Crampi mestruali: la sua azione antispasmodica ne permette l’impiego in caso di problemi dovuti a contratture muscolari,
agendo come antidolorifico naturale.
Disturbi tipici della menopausa: l’assunzione di preparati erboristici a base di passiflora
può essere indicata per alleviare eventuali disturbi presenti durante la menopausa.
• Malattie su base nervosa.

La bellezza del made in Italy

 

Nonostante gli scenari mondiali sfavorevoli e qualche rallentamento, l’industria della bellezza italiana chiude il 2018 in positivo con un fatturato di 11,2 miliardi di euro, secondo i dati  dell’associazione di categoria Cosmetica Italia.

Questo incremento si giustifica con il positivo andamento delle esportazioni, le quali aumentano del 3,5% per un valore di 4,8 miliardi.

Tiene anche il giro d’affari interno che cresce, più lentamente, di poco meno dell’1%.

Tengono anche i consumi interni con 10,1 miliardi in crescita.

«La cosmetica resiste – commenta il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti – e chiude il 2018 in positivo.

Punti di forza delle aziende del settore sono il continuo impegno sui fronti dell’innovazione e della qualità del prodotto, ma anche della formazione del personale.

È un’industria che merita attenzione e valorizzazione, per questo il dialogo con il ministero dello Sviluppo economico; un’eccellenza del made in Italy e i numeri ci danno ragione».

Ma non solo. Bellezza significa anche livelli di eccellenza nei margini e nella produttività.

Da un’analisi dei bilanci aziendali effettuata da Intesa Sanpaolo, infatti, risulta che le imprese di produzione di cosmesi italiane sono seconde solo alla farmaceutica con un ebit mediano dell’8,8%, prima di occhialeria, pelletteria e vino.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Conosci i benefici del trifoglio rosso?

 

Quali sono le proprietà benefiche della pianta? Il trifoglio rosso, comunemente noto come trifoglio dei prati, è una pianta perenne molto diffusa, il quale, disciolto nella terra, costituisce una fonte essenziale per la crescita delle piante.

In quali casi viene consigliato il trifoglio rosso?

– Bronchite, tosse e affezioni alle vie respiratorie. L’infuso della pianta, secondo la tradizione popolare, era utilizzato per contrastare l’accumulo di muco nelle cavità oculari e orofaringee.

– Sintomi della menopausa e regolazione del ciclo. Il trifoglio rosso contiene fitoestrogeni preziosi durante il periodo della menopausa, quando il calo fisiologico degli estrogeni può aumentare i sintomi legati a vampate, nervosismo, insonnia. La pianta, considerata un aiuto naturale per le donne con sindrome premestruale, aiuta il riequilibrio ormonale e regola l’ovulazione.

– Mal di testa. Il trifoglio rosso contrasta la vasocostrizione in relazione al mal di testa migliorando l’ossigenazione.

– Gastrite e dolore allo stomaco. Grazie alle proprietà antinfiammatorie può attenuare i problemi di gastrite e dare sollievo alle pareti della mucosa gastrica.

– Colesterolo alto. Gli isoflavoni presenti nel trifoglio rosso hanno proprietà ipocolesterolemizzanti: aiutano a ridurre i livelli di colesterolo.

– Malattie della pelle. Eczemi e psoriasi possono costituire ambiti in cui viene consigliato l’impiego di trifoglio rosso, in grado di aiutare la guarigione dell’epidermide e stimolare la produzione di collagene. Grazie al potere antinfiammatorio calma la pelle e protegge dai raggi UV.

Lo schermo che affatica

 

Di nuovo colpa della luce blu, che non è come quella che arriva dal sole (poco intensa e necessaria ai nostri processi biologici): quella prodotta dagli schermi ha un’intensità fino a 1000 volte superiore alla soglia del comfort visivo.

A differenza degli UV, che vengono quasi interamente assorbiti dalla parte anteriore dell’occhio, questa penetra fino alla retina e col tempo la può danneggiare.

Anche lo sguardo quindi è sotto stress e può invecchiare precocemente, perdendo quella luminosità data dal bianco della cornea e dalla freschezza della cute nell’area periorbitale. Come evitarlo?

<<Assicurando una corretta idratazione sia al contorno che all’interno dell’occhio>> suggerisce Maria Gabriella Di Russo, medico estetico.

Quindi, oltre al cosmetico, non dimenticare di utilizzare regolarmente un collirio a base di acido ialuronico per sopperire alla diminuzione della mucina, la sostanza che lubrifica e nutre il film lacrimale.

La luce blu che invecchia

 

Sappiamo che il chiarore emesso dallo smartphone interferisce con il sonno.

Ma, adesso, spegnere il cellulare mentre si dorme dovrebbe essere anche una buona regola per “salvare” la faccia.

Gli esperti avvisano: tutti gli schermi digitali, tv compresa, emettono la cosiddetta “luce blu” (nome scientifico: High-Energy Visibile Light), che penetra in profondità raddoppiando la produzione di radicali liberi (i diretti respondabili dell’invecchiamento cutaneo).

<<La sovraesposizione digitale influisce sul ricambio cellulare: le nuove cellule nascono già danneggiate, quindi faticano a ripararsi adeguatamente>> avvisa Magda Belmontesi, dermatologa.

<<C’è poi il problema del danno cumulativo. Alla luce blu, infatti, si sommano smog, infrarossi e UV.>>

Per evitare di ritrovarsi con la pelle grigia e segnata è importante alzare la guardia contro gli agenti esterni. La ricetta?

Cosmetici all’avanguardia, veri e propri scudi invisibili che sfruttano speciali combinazioni di antiossidanti in grado di limitare lo stress ossidativo.

La postura che lascia il segno

 

Trascorriamo 6-8 ore al giorno davanti agli schermi tenendo collo e schiena in una posizione innaturale.

E se un pc sistemato scorrettamente nuoce alla schiena, ora anche lo smartphone è entrato a pieno titolo tra le cause principali dell’invecchiamento del collo.

<<Ci costringe a una postura “incurvata” che, su una zona in cui la pelle è sottile e povera di ghiandole sebacee, rischia di lasciare rughe profonde. Anche i muscoli ne sono coinvolti, perdendo tonicità>> avvisa Rosalba Russo, vicepresidente SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica).

Perché le collane di Venere non facciano la loro comparsa già a trent’anni, è importante dedicare al collo qualche attenzione extra.

Vanno bene le formule specifiche a base di acido ialuronico e collagene, da applicare tutti i giorni ma con il movimento corretto: il massaggio va effettuato dalla base del collo verso l’alto e non il contrario come si tende a fare.

ANNURCA: la mela che aiuta i capelli

 

Viene dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II la nuova scoperta anticaduta: un complesso naturale estratto dalla Melannurca Campana Igp. Ce ne parla il direttore del Dipartimento, il professor Ettore Novellino.

<<In ambiente scientifico, da anni si studia il potenziale, come agente di crescita dei capelli, di una sostanza contenuta nelle mele, la Procianidina B, un polifenolo>>, premette il professor Novellino.

<<Le nostre ricerche hanno individuato nella varietà Annurca, originaria della Campania, la più elevata concentrazione di questo principio attivo. La sua caratteristica? Contrastare la caduta dei capelli, favorendone sia la ricrescita, sia il rafforzamento. Dopo anni di studi e test clinici, la nostra equipe ha scoperto, sviluppato e testato AnnurtriComplex®, un complesso di origine del tutto naturale a base di procianidine>>, annuncia lo specialista.

<<Test clinici ne hanno dimostrato l’efficacia su bulbi vitali: dallo studio clinico pubblicato sulla rivista Journal of Medicinal Food, è emerso che già dopo 60 giorni di trattamento il complesso è in grado di favorire un aumento di circa il doppio del numero di capelli per cm² di cute e di incrementare di circa 1/3 sia il peso dei capelli, sia il loro contenuto di cheratina. Si notano benefici anche per le unghie. Il tutto senza alcun incremento dei peli e senza i possibili effetti collaterali dei prodotti farmaceutici chimici>>.

 

Qualità dei contenuti certificati da: NutraPharmaLabs

Dipartimento di Farmacia Università degli Studi di Napoli Federico II

Fonte: www.annurtricomplex.it

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